Il bello di copiare da altri ed essere sempre originali!

 

Pringles in svariati sapori

Per essere unici e riconoscibili è importante trovare gli elementi distintivi nel proprio settore ma non per questo non possiamo attingere da altri mondi, spesso il vero valore del mio mestiere è proprio quello che lavorando in svariati settori contemporaneamente riesco ad avere una visione meno inquinata dell’azienda per cui sto facendo delle consulenze quindi portare sempre qualcosa di nuovo agli occhi di loro ma magari visto e rivisto in altri settori, un’azienda che fa di questo il suo successo fondamentale è senza alcun dubbio la Procter & Gamble.

Un’azienda che da anni con una forza straordinaria riesce a sviluppare progetti sempre ben ideati da un punto di vista Marketing, azienda da 100.000 dipendenti con oltre 68 miliardi di fatturato (dati 2017) il bello della P&G è che ha svariati marchi in diversi settori. La P&G è stata inserita nel 2011 da Fortune Magazine al quinto posto nella classifica World's Most Admired Companies dopo avere ricoperto la sesta posizione l'anno precedente. La forza della azienda con sede a Cincinnati è senza dubbio l’approccio marketing distinto per ogni comparto, il suo asset strategico è quello da sempre di avere un marketing orientato alle singole marche ed è l’azienda che ha inventato il concetto di Brand Management. 

La P&G detiene numerosi marchi e ognuno di loro ha una forte componente di brand building, per darvi un’idea la P&G possiede, sviluppa e gestisce: Dash (detersivi), Lenor (ammorbidente), AZ (dentrifici), Olaz (cosmetici), Head & Shoulders (shampoo), Gillette (Rasoi), Vicks (Raffreddore), Pampers (pannolini), Swiffer (pulizia) Hugo Boss e Lacoste (Profumi) e molti altri, cioè in sostanza opera dai cosmetici alla cura dei capelli, dai detersivi alla cura della pelle, dalla pulizia per la casa ai profumi.

Tutta questa visione di mercato ha sicuramente un componente di approccio al progetto molto trasversale e questo riesce a far si che indipendentemente dal settore si riesce sempre a sviluppare canoni di marketing differenzianti rispetto ad altro e questo, soprattutto nella “lotta dell’acquisto da scaffale”, risulta fondamentale.

 

Anni fa la P&G lanciò sul mercato un brand alimentare per la precisione una nuova patatina, Pringles.

Esempio. Il packaging delle Pringles

Provate ad osservare le Pringles sullo scaffale del vostro supermercato, riflettete su quanto il mondo delle patatine sia omologato e come loro riescono a differenziarsi, come mai?

Le patatine Pringles hanno, se ci pensate, un packaging completamente innovativo rispetto ai comuni sacchettini dove le altre marche si sovrappongono e si omologano troppo spesso. Il pack delle Pringles, in una condizione d’acquisto d’impulso a scaffale, risulta fondamentale per l’impatto e l’identità con cui riescono ad emergere.

Il Pack che non è altro che un tubo di cartone copiato da un’antenna di tipo direzionale, la poco conosciuta cantenna ma questo è poco importante, quello che conta è il poter sempre prendere spunti da altri mondi e applicarli nei settori dove operiamo risultando fortemente innovativi, riconoscibili e unici.

Le aziende e i loro management passano troppi anni nello stesso settore e nel tempo hanno quello che io definisco un occhio inquinato dalla quotidianità di quel mondo e perdono spesso di vista quello che c’è esternamente che a volte risulta essere proprio l’elemento distintivo per eccellenza come il pack delle Pringles che in alcuni mondi viene percepito come banale ma nel mondo delle patatine è l’elemento vincente.

 

Consiglio sempre di studiare e analizzare molto dei mondi che poco hanno a che fare con la vostra azienda anzi, mondi opposti a volte regalano incredibili opportunità.

Le patatine Pringles hanno un successo globale indiscusso, ad oggi fatturano 1 Miliardo all’anno, sono state acquisite dalla Kellogg nel 2012 per 2,7 Miliardi di dollari alla P&G.

 
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